Come funziona il divorzio breve in Italia: riduzione dei tempi fino a 6 mesi

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Come funziona il divorzio breve: iter da 6 a 24 mesi
Secondo la nostra legge finora il divorzio prevedeva tre anni di svolgimento per permettere ai partner di discuterne e, magari, di riflettere sul passo che stanno compiendo. Quello che si voleva ottenere era una possibile riconciliazione e un ritorno ad un nucleo familiare sano e duraturo. Il problema, però, è che molte coppie, stanche comunque di stare insieme, si accontentano spesso della separazione, per questo è stato ideato il divorzio breve. Con questa nuova forma di divorzio i tempi di attesa si riducono dai sei mesi, per tutte quelle coppie che affrontano una separazione consensuale, fino a 12 mesi per chi, invece, deve ricorrere a una separazione giudiziale. L'idea è quella di accorciare di un anno, un anno e mezzo, la procedura, sempre che il divorzio sia consensuale e non ci sia bisogno di ricorrere a un giudice per contenziosi all'interno della famiglia.
Il parlamento si è scontrato a lungo su questo argomento e sono state avanzate diverse proposte che si sono riassunte in un nuovo testo di legge in due principali tronconi: un divorzio breve a 6 mesi e uno a 12 mesi, indipendentemente che la coppia abbia avuto o meno dei figli. Alcuni definiscono la nuova legge sul divorzio breve una truffa, altri ritengono che ancora non soddisfi i requisii necessari per una protezione del minore all'interno del nucleo familiare che si va dividendo. Un altro tasto dolente è quello relativo alla comunione dei beni, infatti si pensa che la comunione andrebbe sciolta quando il Giudice arriva a stabilire che i coniugi possono finalmente vivere separati, mentre con il divorzio attuale la comunione decade solo nel momento in cui viene proclamata l'ultima sentenza. Sicuramente il divorzio breve aiuta tutte quelle persone che consensualmente hanno deciso di separarsi, senza costringerle a un iter giuridico lungo con un grande dispendio di soldi ed energie, dall'altro lato la proposta di legge viene attaccata perchè si ritiene che svaluti il significato e il valore della famiglia, promuovendo piuttosto la semplice convivenza.

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